
Mario Caramel
1960 - 2021
"La vera opera d'arte di ognuno di noi è la propia vita."
Il mio marito Mario Caramel ci ha lasciato 8 Settembre dopo una lunga battaglia col cancro.
Lui era tutto per me. Tutto. L'unica cosa che volevamo dalla vita era di passare piu tempo insieme possible. Eravamo insieme 24 ore a giorno per quasi 13 anni.
E adesso lo porterò con me con ogni mio respiro
per il resto della mia vita.

"Non mi identifico con nessun gruppo, nazionalità o etnia. La mia è un'identità universale: anche un alieno proveniente da un altro pianeta è potenzialmente un mio fratello. Eppure, paradossalmente, proprio questo non identificarmi, questo accettare tutti come potenziali fratelli, mi distingue dagli altri."
"Bandiera e campanile confortano e inorgogliscono quelle menti codarde che temono l'infinito"
"Se aspetti che il mondo ti capisca, morirai incompreso. Non è compito del mondo capire te, è compito tuo capire il mondo e trovare il tuo posto restando fedele a te stesso. Compito del mondo sarebbe accettarti per quello che sei pur senza capirti, ma quella è un'altra storia."


"Pensiamo che una cicala sia meno lungimirante di una formica solo perché dimentichiamo il valore inestimabile di dedicare il proprio tempo al canto e alla musica, tra le attività più elevate che ci siano, prezioso nutrimento per l'anima. Evviva le cicale!!"
"Guardare il cielo stellato è confortante, spesso è anche un modo per trovare delle risposte a quesiti profondi poiché, sebbene siamo tutti un po' confusi da desideri finiti e materiali, la vera aspirazione dell'animo umano è l'infinito."


- Puoi scegliere di essere te stesso se vuoi, nessuno te lo può impedire ragazzo mio. Ma ricorda, se lo farai, avrai per sempre contro di te tutti quelli che non hanno avuto lo stesso coraggio. Vorranno fartela pagare per non esserti omologato, per essere stato più coraggioso di loro. -
- Per sempre? -
- Essere se stessi è visto dai più come una colpa gravissima. -
- Come aver commesso un omicidio? -
- Daranno per sempre a te la loro colpa di aver seppellito se stessi. -
"Proprio come quel topolino che ha appena attraversato la strada, sono anch'io nient'altro che una goccia di pioggia divina. Siamo tutti tante gocce della stessa pioggia. Il topo è una goccia che forse nella sua caduta è finita nel fango, per liberarsi del quale dovrà passare tutta la vita a quattro zampe annusando il terreno. Io invece credo di essere stato più fortunato e forse sono caduto in un lago, seppur mi senta spesso avvighiato da banchi di alghe insidiose come desideri che sembrano volermi tirar giù verso il fondo. Ognuno di noi, cadendo dal cielo come una goccia di pioggia, ha avuto un corpo e un'identità che gli hanno garantito diverse opportunità, chi più e chi meno, ma tutti abbiamo lo stesso compito: Vivere una vita che ci alleggerisca sempre di più dai limiti corporei e che ci permetta, quando sarà il nostro momento, di evaporare una volta per tutte e di divenire solo Pura Coscienza, cioè quel che siamo sempre stati."
"Che poi lì in fondo, alla fine, c'è solo amore."
-Mario Caramel
Fotographie

Ricordi / Pensieri

Marina Fini
Hai affrontato la più infida e imprevedibile delle burrasche
Non hai disalberato, hai solo ammainato dolcemente le vele.
Adesso, Capitano, riposa.
Carlo Lomazzi
Ho vissuto in barca con Mario ( e con Sonia ) dal giugno 1984 al dicembre 1985. Facevamo charter in Turchia con base Rodi, Antille con base Martinica. Lui era lo skipper, io il marinaio. E’ forse la persona con cui, a parte Lorenza ( con la quale condivido la vita da 45 anni ) ho convissuto continuativamente più a lungo, circa un anno e mezzo! L’avevo conosciuto quando era ancora poco più che un ragazzino con dei meravigliosi lunghi capelli biondi e frequentava la “ comune “ di Palazzo Esedra nella quale vivevo. Poi, dopo quel tempo condiviso, ognuno ha preso strade diverse, rimanendo amici, stando saltuariamente in contatto e incontrandoci ogni tanto. L’esperienza intensa dell’Elisa ( 65 piedi di German Frers ) veniva, col passare del tempo, risucchiata in un passato sempre più lontano a cui mi capitava ogni tanto di pensare con tenerezza. ma come se tutto fosse successo in un’altra vita…..Ora la notizia: Mario, Ciccio non c’è più. Improvvisamente sono sommerso da una quantità di ricordi, di immagini,di momenti passati insieme, di emozioni condivise e furiose litigate ( quando si incazzava era veramente tosto ) ma sempre uniti e solidali in quello che si stava facendo insieme. Tutto mi sembra accaduto ieri. E l’amico, il formidabile uomo di mare, con una sensibilità quasi animalesca per i venti, le onde, le nuvole, l’affamato di vita mi appare, mi chiama e non mi fa dormire.
Ciao Ciccio, che la terra ti sia lieve.