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o κύριος Θανάσης

Quando vivevo ad Atene avevo un anziano vicino, il signor Thanassis, che abitava al piano terra della casa di fronte, dall’altra parte della strada. Ci salutavamo ogni mattina e spesso scambiavamo due parole. Quando il signor Thanassis era rimasto vedovo aveva reagito molto male, aveva cominciato a bere troppo e si era fatto una brutta fama nel vicinato perché da ubriaco spesso sbraitava imprecazioni contro il televisore che teneva a tutto volume o metteva una musica triste, straziante che disturbava tutti. La gente aveva preso a insultarlo e a mancargli di rispetto per questo suo vizio. Dopo qualche anno tuttavia, il signor Thanassis si era calmato e aveva smesso di bere. Aveva preso l’abitudine di alzarsi ogni mattina prima dell’alba e di camminare fino alla spiaggia che si trovava a qualche chilometro da dove abitavamo. Andava in spiaggia tutte le mattine anche di domenica e faceva il bagno con qualsiasi tempo, anche d’inverno. Poi tornava a casa in autobus verso le 10.00 del mattino e con un sorriso raggiante, felice di stare al mondo, si metteva a spazzare la strada e il marciapiede davanti a casa sua, salutando gentilmente chi passava di là. Diceva sempre:
“Pulisci bene di fronte alla porta di casa tua prima di giudicare gli altri.”
A quel punto, se mi vedeva affacciarmi al balcone, mi invitava a bere un caffè. Accettavo sempre volentieri perché mi era simpatico e il suo caffè greco era buonissimo. Mi sedevo a un tavolino nel cortile di casa sua con vista sul marciapiede appena pulito per bene, e lui, mentre mi offriva il caffè, mi raccontava peste e corna di tutti i vicini che gli avevano mancato di rispetto quando era stato in difficoltà, che poi erano gli stessi che sparlavano anche di me perché ero lo straniero. Non aveva peli sulla lingua il signor Thanassis, ma lui, prima di aprir bocca, puliva bene davanti alla porta di casa. Morì felice un mattino, solo, sulla spiaggia, dopo aver fatto l’ultimo bagno e io non lo dimenticherò mai. Degli odiatori e dei calunniatori invece, non ricordo più neppure i nomi.